Le cose da sapere prima di cominciare ad esportare
Lo stai leggendo ovunque (anche su questi schermi): l’export digitale è una opportunità imperdibile per le PMI.
Grazie all’e-commerce e soprattutto ai marketplace, vendere all’estero è diventato molto più semplice, ma anche se ci sentiamo in grado di conquistare il mercato globale grazie al nostro fantastico prodotto, prima di buttarci con entusiasmo nel digital export ci sono diversi fattori da tenere in considerazione.
Di seguito elenchiamo poche semplici domande da farti per capire se sei davvero pronto a partire.
1. Dove voglio andare? Scegliere i mercati giusti per vendere all’estero online
Il sogno di ogni imprenditore è vedere il proprio prodotto venduto ed apprezzato in tutto il mondo. Ma la realtà è molto diversa, perché ogni paese può avere abitudini di consumo peculiari, ci può essere più o meno interesse verso una determinata tipologia di prodotto, senza parlare della concorrenza. Ci sono poi norme specifiche per ogni mercato, compresa la richiesta di certificazioni, indispensabili per esportare. Per questo è necessario prima analizzare il mercato di settore, per capire dove sono le opportunità, se siamo pronti, se dobbiamo adattare il prodotto e la comunicazione così da prendere le decisioni di conseguenza.
2. Le certificazioni, ho quello che serve?
Abbiamo citato le certificazioni, un requisito essenziale per chi decide di vendere all’estero.
Non è detto che quelle valide per un paese lo siano anche per un altro, quindi prima di decidere se puoi esportare in un determinato mercato, devi essere a conoscenza delle certificazioni per il settore di riferimento. Nel caso non fossi in regola si aprono due strade: capire se vale la pena farti certificare per quel mercato perché sei sicuro che lì vuoi puntare oppure limitarti a quelli per cui sei già pronto, ad esempio cominciare ad esportare all’interno dell’Unione Europea da questo punto di vista può essere un bel vantaggio.
3. Prezzi e tempi di consegna, ho fatto i miei calcoli?
Sembrerà banale, ma prima di imbarcarti, come speriamo facciano le tue merci, verso nuovi mercati, devi avere bene in mente il listino per l’export e i costi di spedizione.
Diciamo la verità, non è un compito facilissimo, ma con un’attenta analisi delle procedure e delle normative dei Paesi in cui ci si vuole dirigere, non sarà un’impresa irrealizzabile.
Sono da tenere in considerazione ovviamente valuta, costi di spedizione nelle varie destinazioni ed eventuali dazi doganali. Anche i tempi vanno valutati con precisione e comunicati con onestà, per non far trovare sorprese né ai nostri futuri clienti, ma soprattutto a noi stessi.
Un altro punto cruciale da tenere in considerazione riguarda il fatto che alcune merci sono vietate in determinati Paesi, specialmente quando vengono spedite per via aerea. Pertanto, è consigliabile fare sempre riferimento al Dangerous Goods Regulation (GDR) dell’International Air Transport Association (IATA), che elenca tutte le merci proibite.
4. Curare la comunicazione della propria vetrina, ho quello che serve?
Proprio come quando sei in fiera, anche negli spazi b2b digitali la comunicazione ha un ruolo importante, sia per quanto riguarda l’azienda sia del prodotto, soprattutto perché vendiamo “a scatola chiusa”, visto che i potenziali acquirenti non hanno occasione di toccare con mano. Quindi prima di entrare su una piattaforma devi avere ben chiaro il tono e cosa vuoi raccontare, anche in relazione al tipo di target che hai in mente e considerando le eventuali differenze culturali. Per gli stessi motivi devi essere in grado di curare minuziosamente la comunicazione visiva, per mostrare il prodotto nei dettagli, e infine nei testi è ovviamente bandito l’inglese maccheronico.
Queste sono solo alcune domande da farsi prima di compiere il primo passo nel digital export, ma se non sai valutare quanto sei realmente pronto, puoi chiedere l’aiuto di un professionista: sia per un’analisi dello stato delle cose sia per un piano sulle azioni successive.
5. Vendere all’estero: normative e adempimenti fiscali
Per vendere all’estero, è necessario considerare la legislazione del paese di destinazione e adempiere a ulteriori obblighi fiscali. In primo luogo, per coloro che vendono all’interno dell’Unione Europea, è richiesta la registrazione al regime OSS UE, che consente di versare l’IVA sulle vendite nel mercato europeo. Un altro requisito è l’iscrizione al VIES, il sistema elettronico di scambio dati sull’IVA, che serve a verificare la validità della partita IVA e a contrastare l’evasione fiscale.
Vendere all’estero richiede anche la conformità al GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), che implica l’inclusione di una privacy policy nel proprio sito web. Inoltre, è necessario inserire una sezione dedicata ai termini d’uso del contratto tra venditore e acquirente, nonché ai diritti e agli obblighi delle parti. È importante specificare i termini di pagamento, le modalità di trasporto e il diritto di recesso. Infine, occorre indicare il tribunale competente per le controversie.
Per quanto riguarda l’applicazione dell’IVA sulle vendite, se si commercializza all’interno del mercato europeo, si deve considerare l’IVA del paese di destinazione nel caso di modelli di business B2C (business-to-consumer). Nel caso invece di un modello di business B2B (business-to-business), l’IVA non viene applicata.
Nel caso in cui il mercato di destinazione sia al di fuori dell’Europa, le operazioni sono esenti da IVA e il cliente sarà responsabile dello sdoganamento della merce e del pagamento dei dazi previsti.
In ogni caso, navigare nel complesso mondo della fiscalità, sia nazionale che internazionale, non è semplice. Per questo motivo, è consigliabile rivolgersi a esperti fiscali del settore, in modo da poter dedicare il proprio tempo ad altre attività, come la crescita del proprio business.
Vendere online all’estero tramite marketplace
Una volta stabilito dove vuoi andare e se hai i numeri giusti, un’altra scelta da fare in maniera ponderata è quella dei canali. I marketplace b2b sono sicuramente una piattaforma molto più efficace del solo sito proprietario ed entrando in quello giusto si possono massimizzare le opportunità.
Per capire qual è il marketplace che fa per te devi considerare il mercato di destinazione, quanto sei strutturato, il prodotto e altri fattori che puoi approfondire in questo articolo. Quello che ci sentiamo di dire è che se vuoi esportare, sicuramente vale la pena provare su un marketplace visto l’investimento più contenuto.
Il vantaggio di questo tipo di canale di vendita è la possibilità di mostrare i propri prodotti a milioni di utenti in tutto il mondo. Inoltre, un altro vantaggio significativo riguarda la semplificazione delle spedizioni grazie alla piattaforma.
Tuttavia, c’è anche un lato negativo: manca la personalizzazione. Sarete solo uno tra i molti venditori online in mezzo a una concorrenza enorme.
Per cercare di emergere dalla concorrenza, l’unico elemento su cui puoi fare affidamento è l’assistenza post-vendita. Se gestita correttamente, ti permetterà di guadagnare posizioni all’interno del marketplace e di essere più visibili ai tuoi clienti.
B!Vision e Trace insieme per sviluppare l’export digitale delle PMI
Trace è il progetto di Banca Sella che ha l’obiettivo di sviluppare le potenzialità dell’export per le piccole e medie imprese italiane, sostenendone l’internazionalizzazione grazie a competenze trasversali e promuovendo le soluzioni più innovative.
Questa collaborazione ci permette di mettere a disposizione della piattaforma di Banca Sella la nostra esperienza e la Global Partnerhip con Alibaba.com per affiancare le aziende che vogliono affacciarsi al più grande e importante marketplace B2B.
Trace fornisce gratuitamente una serie di informazioni utili per le PMI. È possibile, ad esempio, creare uno scenario basato sul settore/prodotto e sul paese in cui si desidera esportare, generando così una scheda Rischio Paese. Inoltre, un buon punto di partenza potrebbe essere il loro glossario che contiene tutte le parole chiave necessarie.
Come B!Vision condivideremo con le aziende che si rivolgono a Trace gli strumenti digitali per accelerare il loro percorso nell’export. Questi strumenti sono già stati utilizzati con successo da oltre 300 aziende che sono entrate nel mondo dell’export digitale insieme a noi.
Se vuoi approfondire, puoi prendere appuntamento gratuito con uno dei nostri esperti in digital export per partire subito col piede giusto